25 Gennaio 2023 | E-learning
Tanti sono i fattori che apportano successo alle aziende. Vi sono strategie di marketing particolarmente innovative, tecnologie di ultima generazione, know-how maturato dal personale, efficienza ai massimi livelli nella gestione del team di lavoro e attenzione alla formazione aziendale (fondamentale per valutare le competenze trasversali). Ogni organizzazione aziendale ha delle priorità strategiche che vanno individuate accuratamente dal management. Solo così sarà possibile centrare appieno gli obiettivi di crescita prefissati.
La costruzione di un team affiatato, dove produttività e cooperazione sono considerate imprescindibili, è propedeutica ai fini della crescita strategica in un’azienda. La formazione contribuisce alla crescita del personale e del management, favorendo di fatto lo sviluppo dell’intera organizzazione. I professionisti nell’ambito della formazione, coinvolti attivamente nel processo, ricoprono un ruolo essenziale in tal senso.
Se le hard skill non sono altro che i prerequisiti occupazionali di base per intraprendere una carriera in quello specifico settore; le soft skill rappresentano invece le competenze trasversali e le abilità interpersonali con cui un professionista interagisce in un gruppo di lavoro.
Chi le ha, può fare carriera più velocemente: saper comunicare bene, tenendo alta la soglia dell’attenzione di chi ascolta, sapersi adattare, avere una buona leadership fa la differenza quando c’è da ricoprire una posizione particolarmente strategica in ambito aziendale. Conditio sine qua non, però, è che vi siano consolidate hard skill.
Le competenze trasversali guidano la crescita di un’azienda, perché motivano il personale a impegnarsi sempre al massimo e pongono le basi per un clima lavorativo positivo, basato sulla produttività. Le risorse umane, quindi, devono apportare il loro contributo nello sviluppo di queste capacità strategiche, fondamentali ai fini dell’andamento di un’azienda.
Ecco pertanto quali sono le competenze trasversali che possono garantire a un’impresa un importante vantaggio competitivo.
Vi sono le skill di efficacia personale, incentrate sull’apprendimento permanente, sulla consapevolezza in se stessi, sulla resistenza ai picchi di stress e sulla creatività. Anche le skill relazionali incidono considerevolmente nel lavoro di squadra e nel perseguimento degli obiettivi: comunicazione, orientamento al cliente, empatia e team work sono ottimi esempi al riguardo.
Altrettanto utili sono le skill attinenti a influenza e a impatto: forte leadership e carisma incidono sensibilmente quando c’è da motivare il gruppo. Degne di menzione, poi, sono le skill cognitive, come una capacità analitica fuori dal comune, o le skill di organizzazione e pianificazione del lavoro, come il problem solving, la ricerca delle fonti e delle informazioni, l’attenzione all’ordine, la qualità e l’accuratezza.
Impensabile che un solo membro del team possa possedere tutte le soft skill in questione. L’importante, però, è che queste siano tutte presenti nel team di lavoro.
Al giorno d’oggi, in un mercato sempre più imprevedibile e instabile, i cambiamenti si susseguono in tempi rapidi: spesso sono di natura strutturale, altre volte appaiono forzati, perché dovuti a una gestione errata, e in altre circostanze si rivelano volontari, in quanto supportano la crescita. Ciò che conta è saper affrontare il cambiamento, interpretandolo come una sfida. Si tratta quindi di un’incredibile opportunità per conseguire risultati migliori. I leader in azienda devono capire come il cambiamento possa impattare sulla vita del personale, supportando positivamente il team, motivandolo e fornendo l’assistenza necessaria nel momento del bisogno. Affrontare il cambiamento con il dovuto anticipo, fa venire fuori il senso di appartenenza all’azienda: si lavora tutti insieme per raggiungere obiettivi comuni.
L’attività di formazione continua, quindi, è essenziale per affinare le competenze trasversali.
Nell’immaginario collettivo, spesso si pensa che tutti i lavoratori siano uguali. In realtà, le cose non stanno affatto così. Ogni lavoratore ha i suoi punti di forza e di debolezza in ambito aziendale. Compito dei leader è trovare la chiave di volta per comunicare al meglio con loro, motivandoli. Focalizzarsi solo sui risultati, vale a dire sulle vendite, sui profitti e sul fatturato, senza tenere conto del contributo dei lavoratori, si dimostra un errore grossolano, da evitare assolutamente. Tensioni e pressioni troppo alte comportano risentimenti e a lungo andare le inevitabili dimissioni. Con attività di formazione costante, invece, l’azienda sarà in grado di bilanciare al meglio gli obiettivi individuali e quelli collettivi.
Il team di lavoro per un leader è al tempo stesso un corpo unico e la sommatoria di individui distinti. La comunicazione con il proprio staff, l’ottenimento di feedback, l’apprendimento quotidiano, l’affinamento delle conoscenze multidisciplinari, frutto delle continue interazioni, favorisce il rafforzamento dei legami interpersonali. Il leader del team deve comprendere quali sono gli obiettivi professionali dei membri dello staff, al fine di supportarli al meglio durante la routine lavorativa.
Essere chiari e sinceri con il team di lavoro, migliorerà il clima aziendale e aiuterà lo staff a raggiungere gli obiettivi prefissati. L’empatia interpersonale passa dal confronto con le persone e dalla richiesta di suggerimenti su come migliorare un processo, un prodotto, un servizio, una strategia. Il team si sentirà valorizzato e darà sempre il massimo per conseguire gli obiettivi prefissati. Il leader non è detentore unico della conoscenza: se così fosse, ci sarebbero frizioni e a lungo andare le relazioni nel gruppo di lavoro finirebbero per essere compromesse.
Per migliorare la qualità del lavoro aziendale, un’ottima strategia è quella di fissare meeting settimanali con il proprio staff. Questi incontri vanno visti come consultazioni spontanee in cui ci si confronta per capire cosa va e cosa correggere.
Per rendere piacevole e produttivo il lavoro aziendale, un leader deve gestire le risorse umane con approccio moderno, valorizzando le competenze trasversali del suo team.
Per farlo è utile uno strumento di monitoraggio delle competenze trasversali che ad ogni collaboratore assegni un punteggio. Sarà facile così capire quali dipendenti scegliere per un particolare progetto in modo da incentivare la collaborazione grazie all’apporto di ognuno.
La piattaforma lms Learning Objects permette di fare formazione aziendale e collezionare dati su soft e hard skill.
In questo modo, la formazione sulle competenze trasversali ha una metrica di valutazione univoca da poter utilizzare per migliorare la cooperazione tra professionalità eterogenee.
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