14 Luglio 2023 | E-learning
Una delle caratteristiche principali che deve avere un’azienda per essere competitiva sul mercato è quella di essere proattiva. Anticipare le esigenze dei propri clienti, sondare i trend, proporre soluzioni all’avanguardia, sono passaggi essenziali per proporre una formazione personalizzata per i discenti. Riuscire a cogliere le opportunità generate dalla digitalizzazione è, in tal senso, di fondamentale importanza soprattutto nell’ottica del processo di erogazione dei contenuti formativi. I webinar, e in particolar modo quelli interattivi, consentono al personale e al management di acquisire competenze specifiche immediatamente spendibili sul posto di lavoro.
Come metodologia formativa i webinar interattivi si confermano una valida scelta non solo nel campo della formazione aziendale ma anche in quello della vendita di corsi al pubblico.
I principali vantaggi infatti sono un rafforzamento dell’awareness per chi vende corsi e un vantaggio economico dal punto di vista aziendale rispetto alla formazione residenziale.
I webinar interattivi sono eventi a elevato engagement. Il loro obiettivo primario è quello di trasmettere conoscenze e competenze aumentando il coinvolgimento tra i partecipanti. Questi ultimi beneficiano di un apprendimento attivo e di un’esperienza dinamica. Molteplici sono i vantaggi di un online webinar: si va dall’attenzione costante da parte dei partecipanti a un miglioramento concreto della brand image dell’organizzatore, senza dimenticare i benefit economici vista la natura digitale dell’evento interattivo.
Quando si crea un live meeting ci sono però degli accorgimenti che possono essere attuati per aumentarne l’efficacia. Ad esempio, i webinar non devono avere “tempi morti”: riduzione al minimo delle presentazioni, introduzione incisiva sull’argomento principale e stimolazione alla partecipazione attiva dei membri sono alcune operazioni che possono essere implementate.
Elemento fondante dei webinar sono le zoom room, aree di lavoro dove i membri possono interagire in tempo reale tra di loro a prescindere dal luogo in cui sono. Come è possibile tutto questo? Mediante la condivisione schermo e audio. Quando si organizzano webinar interattivi, le zoom room consentono di dividere il numero di partecipanti in gruppi di dimensioni ridotte, favorendo le discussioni e gli scambi proficui di idee. In questo modo c’è un confronto diretto tra pari, che può essere supervisionato dal docente. Uno degli strumenti più utilizzati e performanti per i webinar è Zoom. L’abbiamo scelto anche noi come sistema integrato all’interno della piattaforma e-learning Learning Objects.
Al giorno d’oggi, l’offerta per quanto riguarda le modalità didattiche risulta molto variegata. I webinar, sempre più diffusi, permettono ai partecipanti di fruire di contenuti altamente specifici a distanza. Tutto questo consente di non avere limiti geografici e far incontrare persone che hanno anche fusi orari diversi.
Nel webinar, di fatto, la tecnologia e le piattaforme integrate si mettono al servizio dell’apprendimento. I discenti poi possono interagire con il formatore, chiedendo spiegazioni e postando domande tramite l’apposita chat. L’intento di fondo di un webinar interattivo deve essere quello di coinvolgere un numero importante di iscritti e permettere loro di avere un’esperienza formativa di qualità. Sta al docente rendere possibile l’interazione, proponendo sondaggi o quiz per valutare il livello effettivo di comprensione di quanto spiegato.
Adoperare una piattaforma e-learning come Learning Objects consente di avere uno spazio in cui non solo creare webinar, ma monitorare anche i discenti avendo contezza delle ore in cui sono stati presenti al webinar. Inoltre, è possibile avere una struttura capace di sostenere l’intero percorso formativo.
Ciò che risulta evidente a chi eroga formazione tramite i webinar, è che la didattica non si riduce al momento in cui si è live. Per avere un percorso formativo completo è importante utilizzare altre metodologie didattiche capaci di ampliare e approfondire gli argomenti trattati. In particolare, Learning Objects permette di avere uno spazio in cui confrontarsi prima e dopo il webinar.
Si tratta della sessione Forum ed è caratterizzata dall’apertura di thread che possono poi essere sviluppati in base a un argomento principale. In questo modo ogni studente può indicare una particolare domanda o perplessità e ricevere una pronta risposta. Si possono poi caricare documenti integrativi al webinar, in diversi formati, per consentire un ripasso o un approfondimento dei temi trattati. Si può anche decidere di fare un test finale al cui superamento viene inviato in automatico un certificato. Insomma, le possibilità sono diverse e vanno valutate in base alle esigenze aziendali.
Per creare un webinar di successo non basta solo cadenzare bene i tempi della live ma occorre strutturare strategicamente i momenti di interazione con i partecipanti. Prima cosa da stabilire sono gli obiettivi che si vogliono raggiungere attraverso i momenti di confronto. Inoltre, è importante strutturare con criterio l’architettura formativa dell’argomento trattato.
Come abbiamo visto, l’azione formativa del webinar non si conclude con la fine dell’evento ma spesso è legata ad alte azioni didattiche. Il ricorso a presentazioni grafiche, come materiale di supporto al webinar, si dimostra molto gradito perché concorre in maniera intuitiva a integrare ciò che sta esponendo il docente. C’è però da considerare che per fornire materiale al termine del webinar è meglio declinare quelle slide con una forma diversa, più discorsiva e utile a una fruizione in differita. Conviene, quindi, puntare su due versioni della stessa presentazione: la prima progettata per l’evento, mentre la seconda da distribuire alla fine. In alternativa si può anche optare per un white paper integrativo o riassuntivo per stimolare l’apprendimento continuo.
Per quanto riguarda invece l’iscrizione dei partecipanti a un webinar, spesso di rivela l’attività onerosa a livello di tempistiche. Grazie a Learning Objects, invece, possono essere iscritte in contemporanea diverse persone che fanno parte della stessa classe. Inoltre si può inserire un numero limite di iscrizioni e in automatico il software e-learning effettuerà il countdown.
In un webinar interattivo è bene avere anche una lavagna in formato digitale: qui, infatti, andranno realizzati i vari schemi riepilogativi e utili a fissare i concetti. Rappresenta un valido strumento per tenere alto il livello di attenzione di chi ascolta: scrivere mentre si parla consente al pubblico di seguire meglio i contenuti comunicati.
Ci sono poi strumenti di condivisione con dashboard che permettono una collaborazione istantanea di più persone. Si può chiedere quindi ai partecipanti di esprimere il loro posizionamento sulla conoscenza di un argomento all’interno di un diagramma cartesiano oppure rispondere a domande chiuse in maniera collettiva. In questo modo si può stimolare l’attenzione dei partecipanti e avere in tempo reale un andamento generale sia delle conoscenze di partenza dei partecipanti che della comprensione dei temi presentati. Altro esempio è rappresentato dai sondaggi che possono essere fatti per dare un feedback immediato, per raccogliere informazioni o preferenze dei partecipanti. Possono essere usati anche per stabilire se le aspettative dei partecipanti sono state rispettate o meno, guardando al prima e al dopo del webinar. In questo modo si avrebbe una numerica relativa al giudizio di soddisfazione del webinar da considerare come obiettivo da raggiungere.
Un’altra azione da poter intraprendere per stimolare l’interattività è quella di organizzare un luogo di incontro virtuale per fare networking. Le piattaforme metaverso danno la possibilità di utilizzare contemporaneamente diverse stanze per fare conoscenze approfondite. Ogni persona può decidere in che stanza entrare e che discussione seguire. Aprire un’area del genere al termine del webinar permette ai partecipanti di conoscersi più da vicino e scambiare opinioni in merito.
Il webinar inoltre può essere utilizzato come punto di partenza per creare altri contenuti. Ad esempio, si può registrare la sessione del webinar per poi ricreare delle lezioni registrate, ovviamente occupandosi dell’editing necessario.
I contenuti trattati possono essere ripresi in successive slide di approfondimento oppure per creare white paper da fornire al target per fare lead generation.
Anche le domande dei partecipanti sono importanti perché possono rappresentare uno spunto interessante per affrontare altri temi.
Per rendere l’esperienza ancora più interattiva, è possibile strutturare i webinar secondo il flipped model. Di cosa si tratta? Sostanzialmente, una parte del materiale didattico si consegna ai partecipanti, i quali hanno il tempo necessario per esaminarlo prima dell’incontro online. Poi viene presentato in rapida carrellata durante il live meeting da un relatore. Per la maggior parte del tempo però l’evento si incentra sul confronto, vale a dire su domande e interventi da parte dei discenti.
L’obiettivo è quindi quello di chiarire eventuali dubbi nel corso della sessione e sottolineare i punti chiave del tema trattato.
La formazione aziendale interattiva non può fare a meno di tutta una serie di attività pratiche, determinanti per coinvolgere il pubblico di riferimento: i relatori spiegano come fare qualcosa non solo attraverso specifici consigli da mettere in pratica, ma con dimostrazioni concrete. La discussione di un caso studio è un esempio a tema. Lo stesso dicasi quando si lascia che i partecipanti creino qualcosa. In questo modo, i discenti “si porteranno a casa” qualcosa ad alto valore aggiunto, di cui si ricorderanno nel lungo periodo. Le esperienze di apprendimento interattive sono quelle che restano più a lungo e hanno il vantaggio di essere immediatamente spendibili nel contesto lavorativo.
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