10 Novembre 2023 | E-learning
Le academy aziendali sono al giorno d’oggi una splendida realtà che contraddistingue il mondo delle imprese. Si tratta di programmi formativi, il cui scopo principale consiste nella creazione di talenti. Vi sono tutta una serie di settori che, soprattutto in ottica di lungo periodo, ricopriranno un ruolo cardine nell’economia: il comparto tecnologico, quello del disegno industriale, quello della biologia molecolare, quello chimico sono solo alcuni esempi.
Essendo questi in rapida evoluzione, urge scovare giovani talenti con un consolidato background in materia. Solo in questo modo, infatti, le aziende possono essere competitive su un mercato sempre più instabile. Riuscire a vincere questa sfida complessa e superare il divario del talent short age sono questioni che le realtà imprenditoriali, a prescindere dalla loro grandezza, dovranno necessariamente affrontare nei prossimi anni. La formazione e le varie modalità di recruiting dei giovani talenti sono in tal senso ottime alleate. Grazie alle academy aziendali, quindi, le aziende vanno a plasmare e a formare i giovani talenti, oltre che i dipendenti. Negli ultimi anni, la diffusione di questi programmi innovativi è stata davvero considerevole, al punto che imprenditori e manager hanno compreso ancor di più quanto siano importanti gli investimenti nel campo della formazione del personale. Puntare sulla formazione e sull’aggiornamento vuol dire vedere progredire l’intera organizzazione.
Molteplici sono i vantaggi derivanti dalla volontà di puntare sulle academy aziendali: in primo luogo, un percorso formativo assicura ottime prospettive di crescita dei dipendenti che, di fatto, tendono a legarsi alle imprese per cui lavorano. Oltre alla componente monetaria, le opportunità di carriera sono molto importanti nella scelta del posto dove si desidera lavorare. Formazione costante e aggiornamento continuo fanno sì che i lavoratori si sentano valorizzati. A tal proposito, i progetti di e-learning stanno prendendo sempre più piede, perché i dipendenti si trovano maggiormente a loro agio quando non sono fisicamente sul posto di lavoro. In questo modo, i tempi vengono ottimizzati. In secondo luogo, anche la produttività delle imprese tende a salire considerevolmente. Il personale, se si sente apprezzato, è spinto a dare il massimo.
Il tratto distintivo delle academy aziendali è rappresentato dalle hard skill. Di cosa si tratta? In pratica, di know-how tecnico, strettamente collegato al settore di appartenenza. Queste competenze, spesso iper-specializzate, hanno lo scopo di aggiornare i professionisti. Al tempo stesso, fondamentale è anche il lavoro sulle soft skill, volte a migliorare la comunicazione, il problem solving, il lavoro dei team, la comprensione delle strategie aziendali. Essere in possesso di entrambe le skill consente ai dipendenti di essere integrati con la filosofia aziendale e di dare il massimo nella risoluzione dei problemi.
Le academy aziendali si sono evolute, al punto da rappresentare uno strumento di successo nel campo del recruiting. Sceglierle, di fatto, significa introdurre più agevolmente i talenti emergenti nel mondo aziendale. Quindi, le academy aziendali funzionano come una sorta di vetrina, impiegata ai fini dell’attrazione dei prospetti maggiormente interessanti agli occhi dei selezionatori del personale. Nella fase iniziale, si valutano principalmente le soft skill, perché le hard skill verranno affidate in seguito. Certo, in determinati settori, si tende a dare per scontato che chi nutre interesse per quel settore di riferimento, sia già in possesso di un certo background per svolgere quel determinato ruolo. Agendo in questo modo, le imprese hanno tutte le carte in regola per plasmare al meglio i talenti in cui credono. Si riduce il turn-over, puntando sull’aspetto motivazionale. Comprendendo che vi sono interessanti opportunità di crescita e, quindi, di fare carriera, i talenti sono incentivati a restare in azienda nel lungo periodo.
Da dove iniziare quando si desidera creare academy aziendali di successo? Prima di tutto, è di cruciale importanza portare a termine un lavoro di analisi preliminare che evidenzi quali sono le effettive prospettive di crescita e di sviluppo dei dipendenti. In questo passaggio, vanno impostati in maniera chiara sia gli obiettivi sia le aspettative dell’academy aziendale. Privilegiare lo sviluppo del know-how dei dipendenti o selezionare in azienda talenti emergenti sono compiti che necessitano di strategie differenti. Si prosegue poi costruendo un percorso formativo mirato: determinante è che sia assolutamente in linea con le esigenze della proprietà e del management e che si adatti alle aspettative rilevate. Una consulenza in ambito formativo si dimostra sempre utile quando occorre identificare gli obiettivi da raggiungere e scegliere gli strumenti formativi ad hoc. Chi lavora nel settore, come il nostro team, sa come favorire il rapido inserimento delle nuove leve. Sempre nella fase in oggetto vengono definite la durata e le modalità di erogazione della formazione: è il caso di privilegiare l’e-learning o i laboratori in aula?
In molti, prediligono l’e-learning, perché favorisce l’organizzazione dei contenuti in moduli strutturati per rispondere al meglio agli obiettivi formativi prefissati. In questo tipo di formazione, determinanti sono i learning object, perché permettono ai progettisti didattici di accelerare le operazioni di realizzazione dei corsi online.
Varie sono le tipologie di learning object: testi, tracce audio, immagini, video e ogni altra risorsa multimediale. L’interfaccia, invece, non è altro la parte del Learning Object visualizzata dai partecipanti al corso e si compone di tutti i vari elementi di navigazione, utili ai sensi della fruizione dei contenuti.
Da questa scelta, si passa alla definizione dei criteri di selezione dei candidati. I fattori più incidenti sono spesso le aspirazioni professionali, gli obiettivi prefissati, i sogni, le esperienze pregresse in ambito lavorativo e il know-how acquisito. I partecipanti alle academy aziendali devono essere comunque allineati alla mission e alla vision dell’impresa. Infine, devono essere motivati e spinti dalla curiosità, caratteristiche imprescindibili per migliorare le proprie skill.
Qualsiasi realtà aziendale ambisce all’ottimizzazione delle proprie risorse in modo da essere quanto più efficiente dal punto di vista organizzativo e di rete commerciale. Non basta ricombinare le risorse, ma c’è bisogno di attirare nuovi talenti. Rinnovando gradualmente il personale, l’organizzazione aziendale si evolve ed è pronta a cambiare, onde evitare di risentirne a fronte dell’avvento di nuovi scenari. Solo attraverso la formazione, le attuali competenze maturate dai vari team di lavoro possono essere aggiornate e incrementate. Adeguare il know-how evoluto ai molteplici contesti oggigiorno sempre più dinamici (si pensi all’ambiente economico, alla sfera tecnologica, all’universo della comunicazione), in questo modo si rivela cosa meno complessa. Le imprese per essere considerate evolute, devono partire dalla logica di fondo che è proprio grazie al cambiamento che si creano i presupposti per crescere in termini finanziari e per aumentare la quota di mercato. E proprio per questo motivo che optare per le academy aziendali apporta benefici importanti: la visione di chi viene da fuori può fornire spunti decisamente interessanti.
Il percorso di creazione di un’academy varia di azienda in azienda. Non esiste quindi una strada uniforme. Come ogni percorso, anche quello di creazione di un’academy necessita di una regia che ne coordini le mosse strategiche e di una mappa dove vengano fissati gli obiettivi a breve e a lungo termine. Sempre nella mappa, vanno inseriti tutti gli strumenti e le tecniche di analisi di ogni variabile aziendale. Il loro scopo è quello di descrivere dettagliatamente le potenzialità di un piano formativo. In qualità di esperti del settore, la struttura di un’academy aziendale è incentrata sui seguenti fattori chiave:
1. scelta della governance: analisi delle infrastrutture e delle risorse disponibili: si analizzano le dimensioni dell’academy, il contesto organizzativo, le potenzialità di crescita, il team che si occupa della formazione, il suo know-how;
2. selezione dei contenuti formativi: i contenuti dell’academy costituiscono l’offerta formativa complessiva, erogata dall’organizzazione aziendale. I corsi e le iniziative volti a favorire il miglioramento dei profili più qualificati sono esempi che mirano ad aumentare il livello competitivo sul mercato. La formazione va intesa come benessere organizzativo;
3. modalità di erogazione della formazione (aula virtuale o laboratori): i format e le metodologie in ambito formativo rappresentano una leva di sviluppo per qualsiasi academy. Questo indicatore chiave funziona alla grande se ci sono varie opzioni, perché si intercettano numerosi stili di apprendimento. Il resto sta all’abilità dei formatori: tocca a loro far appassionare chi desidera evolversi e apprendere contenuti nuovi, spendibili sul posto di lavoro;
4. delineamento dei driver che guidano le decisioni formative: il lavoro ruota attorno a strategia guida dello sviluppo organizzativo. Vi è sempre un driver prevalente, utile nel creare un sistema di knowledge management che, una volta al di fuori della relativa area formativa, si diffonde in tutto il contesto aziendale;
5. digitalizzazione dell’offerta formativa: il livello di digitalizzazione appare come uno dei parametri chiave nella misurazione del processo di crescita e di evoluzione delle attività formative. Oltre alle varie piattaforme e ai numerosi strumenti disponibili, il mindset assume una considerevole importanza. Non a caso, nelle indagini, questo parametro viene sempre approfondito nei dettagli e misurato accuratamente;
6. strategie di marketing e di comunicazione, volte a valorizzare i processi formativi: bisogna sempre dare valore alle numerose iniziative, deputate alla promozione delle academy aziendali. Se nessuno viene informato di questo progetto formativo, comprenderne le potenzialità a fondo risulta cosa impossibile. Questa leva, quindi, favorisce l’evoluzione delle academy. Se la comunicazione non è organica e strutturata, i limiti verranno subito fuori, a partire dalla mancata adesione ai corsi e al processo di apprendimento che risulterà meno efficace. Le attività di comunicazione e di marketing devono essere continue e “nutrire” le academy.
In base a come le organizzazioni aziendali interpretano ognuno dei 6 fattori chiave, cambia l’impostazione dell’academy, la sua identità nel corso degli anni e il livello di maturazione. La formazione va sempre ridefinita, tenendo conto della digitalizzazione, elemento imprescindibile ai fini del processo di evoluzione.
Le proposte formative possono essere catalogate in ben 4 stadi di sviluppo, ciascuno di questi contraddistinto da un livello di maturità via via sempre maggiore.
Si tratta di un’offerta formativa, comprensiva di contenuti obbligatori e indirizzati ai vari dipartimenti aziendali. In linea di massima, la formazione avviene in aula con docenti esterni. Per quanto riguarda l’erogazione dei contenuti digitali, ci si riferisce solo a progetti specifici. In azienda manca una risorsa che si occupi solo ed esclusivamente di formazione. In genere, questo compito viene delegato a un professionista interno che ha già altre mansioni da svolgere. A livello di comunicazione e di informazione c’è ancora molto su cui lavorare.
In questo scenario, le organizzazioni dispongono di un piano formativo a cui lavora una risorsa delegata che fa principalmente quello: il responsabile dell’area formazione. In genere, questo specialista lavora da solo, ma talvolta può contare sul supporto dello staff delle risorse umane. In termini di offerta formativa, i corsi vengono erogati su richiesta dei diretti interessati o quando si aspira a coprire lacune tematiche; in questo caso, si tende a prediligere la docenza interna, mixando iniziative online e attività tipicamente da aula.
Il contesto formativo si dimostra ottimamente strutturato: vi è un team dedicato che si occupa di progettare, di sviluppare, di gestire e di monitorare il percorso. Il target di riferimento di queste attività è composto in larga parte da dipendenti, da clienti, da fornitori e da distributori. Lo scopo di questo tipo di formazione effettuata dalle academy ruota attorno al supporto della direzione strategica, affinché siano ben chiare le linee guida da seguire per centrare i traguardi individuali e collettivi prefissati.
La formazione va di pari passo con gli obiettivi aziendali e ha lo scopo di fornire ai dipendenti e agli stakeholder maggiori skill nella lettura dei trend, nella previsione degli scenari, nella gestione del cambiamento. L’academy si conferma il punto di riferimento in ambito formativo sia per il personale sia per i partner aziendali. Spesso, vengono chiamate in causa anche le università. In rapporto alla metodologia prediletta dal punto di vista formativo, la scelta ricade il più delle volte sulla digitalizzazione. La comunicazione è indirizzata ai manager, in quanto responsabili del processo e del coinvolgimento effettivo dei vari staff.
La creazione delle academy aziendali è un progetto molto ambizioso. Per favorirne la diffusione, si possono sfruttare tutta una serie di opportunità di finanziamento. Tra le più rinomate si distinguono i fondi per lo sviluppo e per la formazione delle competenze. Il progetto tiene conto anche delle esigenze dei lavoratori che desiderano riqualificarsi, cambiando settore.
Consolidare le academy aziendali è un lavoro complesso che chiama in causa le organizzazioni e i dipendenti. Questi ultimi devono essere perfettamente consapevoli delle proprie skill e delle aree dove apportare miglioramenti. Solo in questo modo, favorire lo sviluppo professionale individuale e collettivo si dimostra un obiettivo perseguibile. Occorre anche una certa proattività nel migliorarsi e nel trovare spunti interessanti in ambito formativo. Rimanere passivi, attendendo una decisione dai vertici aziendali, è un atteggiamento sbagliato. Bisogna proporre ai superiori corsi formativi da seguire in modo da valorizzare il know-how e da favorire la naturale evoluzione dell’organizzazione d’impresa.
Il personale assume un ruolo di prosumer: oltre a essere consumatori di contenuti formativi, sono produttori a tutti gli effetti, in quanto i loro spunti e i loro accorgimenti possono contribuire a migliorare sensibilmente l’intero sistema.
La formazione assicura alle imprese una marcia in più. Mettiti in contatto con noi, se intendi strutturare un’academy aziendale di successo, scopri Learning Objects.