8 Settembre 2022 | E-learning
Cos’è una Corporate Academy? Come si costruisce una academy aziendale? Dove iniziò tutto?
Era il 1956 quando General Electrics lanciò la prima corporate academy a livello mondiale. Si trattava del John Werch Leadership Development Centre. In seguito, fu la volta di altri due “colossi” dell’industria statunitense: Walt Disney e Motorola. In oltre 60 anni di storia, queste realtà si sono fatte apprezzare su scala internazionale, espandendosi in tutto il mondo.
Ma cosa sono le corporate academy? Si tratta sostanzialmente di strutture di formazione e di ambienti di apprendimento interni alle imprese, il cui scopo primario consiste nel valorizzare i percorsi di crescita professionale sia degli studenti sia dei lavoratori.
Costruire una Corporate academy rappresenta una vera e propria evoluzione del concetto tradizionale di formazione in azienda, visto che mira a rispondere alla complessa esigenza di formare il personale direttamente in modo interno. Formare la forza lavoro, i giovani, i dipendenti più qualificati, quelli con più spirito organizzativo e chi ambisce a restare per fare carriera comporta un incredibile vantaggio competitivo che va ben oltre il know-how acquisito durante il percorso di studi universitari.
In una corporate academy, di fatto, l’attività di base è quella di erogare formazione mirata che, da un lato, risulti in linea con i valori e con la filosofia lavorativa dell’impresa e, dall’altro, consolidi il know-how dei professionisti. Questa “formazione in casa” non è solo a vantaggio dei dipendenti o dei dirigenti di un’azienda, ma anche dei suoi partner, come i fornitori e i clienti.
Tra i punti di forza della formazione domestica, erogata dalla corporate academy spiccano:
– l’opportunità di poter contare su un team altamente preparato, soprattutto per quanto riguarda l’utilizzo di nuove tecnologie;
– condivisione dei valori aziendali da parte del personale: si punta sui percorsi di integrazione;
– i giovani talenti, vogliosi di mettersi in gioco, se hanno le giuste competenze, possono essere formati in modo accurato;
– i partner capiscono a fondo le effettive esigenze dell’azienda.
Qualora, step by step, la costruzione di una corporate academy si rivelasse utile nell’acquisizione di una corporate reputation di livello agli occhi di tutti gli stakeholder, l’impresa può beneficiare di un’importante leva in termini di employer branding. Il suo obiettivo basilare diventerebbe la valorizzazione del brand aziendale, considerato appetibile dai candidati, dai dipendenti e dai clienti.
Sbagliato credere che i dipendenti siano attratti solo ed esclusivamente da alti stipendi: anche le metodologie volte a favorire l’acquisizione di know-how e, soprattutto, le prospettive di fare carriera tengono ben stretto il personale al posto di lavoro. Un’impresa che si prende cura dei suoi dipendenti trasmette di certo un’immagine di valore. E cosa c’è di più positivo?
Ora che abbiamo capito cos’é una corporate academy, nei progetti strategici, dove a essere coinvolti sono sia il personale sia il know-how, di formule vincenti assolute non ne esistono. Vi sono, tuttavia, linee guida interessanti da tenere in seria considerazione.
In primis, i contenuti offerti nei percorsi formativi devono portare effettivo valore aggiunto. La loro utilità deve essere evidente. Solo in questo modo, gli studenti saranno coinvolti nell’acquisizione delle skill, necessarie per essere più preparati nel mondo del lavoro: la collaborazione con docenti affermati è fondamentale per invogliare i diretti interessati a frequentare la corporate academy.
Varie sono le opzioni in termini di percorsi e di valorizzazione del know-how che una corporate academy può seguire. Una delle vie maggiormente battute riguarda il filone manageriale: a essere coinvolti, spesso, non sono solamente gli studenti neolaureati o i giovani professionisti, ma anche i manager, desiderosi di affinare le loro competenze. Questo aspetto è molto diffuso nel momento in cui si registra un rapido turnover nella forza lavoro, ma anche a fronte di vuoti nella catena di successione manageriale. Grazie alle corporate academy, le figure dirigenziali così come i migliori talenti possono contare su una formazione di alto livello.
Vi è poi il filone più tecnico, dove i percorsi formativi sono indirizzati ai periti. In Italia, spesso, vi sono delle partnership strette tra alcuni istituti tecnici, università e case motoristiche oppure ditte agroalimentari che, notoriamente, rappresentano il fiore all’occhiello del made in Italy.
In definitiva, uno dei quesiti più ricorrenti è se è il caso di collaborare con un’università, con una business school oppure se conviene optare su una corporate academy. La risposta è connessa alla strategia di apprendimento del diretto interessato, così come alle possibilità di sviluppo in termini di carriera. C’è da evidenziare, comunque, che al giorno d’oggi gli accordi di collaborazione tra le business school e le corporate identity vanno per la maggiore, perché c’è comunione di intenti e di motivazione tra le due istituzioni. Ragion per cui, di rischiare su programmi innovativi, ne può valere veramente la pena.
Altro aspetto degno di menzione è l’accordo tra la corporate academy e le università ubicate sul territorio di riferimento: spesso, l’academy beneficia della partecipazione dei docenti: si fa squadra per l’innovazione e lo sviluppo tecnologico che, insieme, favoriscono la crescita del distretto e aumentano l’occupazione.
Le corporate academy hanno vissuto una fase di rinnovo nel corso della pandemia: in questo lasso di tempo, il mondo è cambiato. Il settore della formazione è andato incontro a profondi cambiamenti. Piattaforme e-learning e FAD, corsi online, erogazione di formazione a distanza sono divenute la regola e non più l’eccezione. Nell’ottica di diminuire gli spostamenti e di evitare che docenti e studenti stessero nella stessa aula, è possibile asserire che gli strumenti tecnologici hanno agevolato la diffusione di nuovi percorsi formativi: le tecnologie di simulazione, e in particolar modo la realtà aumentata e quella virtuale, hanno apportato importanti cambiamenti nel permettere ai dipendenti, ai manager e all’organizzazione di evolversi e di migliorarsi costantemente nell’ottica dell’acquisizione di nuovo know-how.
Nello specifico, riscuotono sempre maggiore successo i corsi online. Le video lezioni, se erogate nel formato di micro-pillole, ottengono feedback positivi, perché il personale di un’impresa può imparare cose nuove nei ritagli di tempo libero. Lo stesso dicasi per le app che permettono ai diretti interessati di imparare cose nuove e di allenarsi quotidianamente. Giudizi lusinghieri anche per le piattaforme FAD, la cui integrazione con altri tool tanto cari ai selezionatori del personale, può dirsi a oggi completa. Software di performance management e strumenti di mappatura delle competenze possono consentire alle organizzazioni aziendali di fare un ulteriore step in avanti nell’ottica dell’ottenimento di vantaggio competitivo.
Sono sempre di più le imprese italiane che decidono di costruire una corporate academy: questo nuovo modo di erogare formazione si sta confermando da qualche tempo a questa parte come il principale punto di accesso organizzato verso il know-how aziendale. Si tratta della soluzione ideale per favorire la formazione del personale, dei giovani talenti, dei fornitori e, spesso, anche della clientela. Nuovi professionisti vengono attratti e si favorisce la crescita dei dipendenti dell’impresa.
Per costruire una corporate academy che si dimostri foriera di risultati positivi in ottica di organizzazione aziendale, occorre tempo, per ovvi motivi. Pianificazione e strategia rappresentano due punti chiave per un progetto strutturato. Forse, si tratta del più complesso tra i progetti di change management fra quelli su cui un’impresa può attuare. Il motivo di base è che vengono ridefinite le priorità e le linee guida del business. Riuscirci, però, vuol dire essere in grado di valorizzare competenze uniche e trasversali che, tra le altre cose, consentono alle organizzazioni di affrontare la sfida della rivoluzione digitale.
La formazione aziendale, oggi più che mai, è digital.
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