12 Aprile 2022 | E-learning
Le skill, ossia le competenze trasversali, ricoprono un ruolo molto importante in ambito aziendale, perché permettono ai collaboratori di un team di centrare gli obiettivi prefissati dall’azienda. Vi sono però soft skill e hard skill. Compito di un responsabile HR è quello di saperle individuare ed in seguito valorizzare.
Per soft skill si intendono le competenze di tipo personale e di natura comportamentale: in un team, la capacità di sapersi relazionare con gli altri componenti, l’abilità di lavorare in autonomia, la dimestichezza nel raggiungere gli obiettivi, la bravura nel comunicare, sono le classiche soft skill richieste nel mercato del lavoro.
Secondo molti esperti, le soft skill sono innate. Il contesto socio-culturale di un individuo incide notevolmente sulle competenze di tipo personale. Una soluzione di gestione della formazione dovrebbe tener conto di questi aspetti e raccoglierli, gestirli e confrontarli con l’intero organico. I miglioramenti individuali e del team, in quanto a soft skill, passano anche dalla capacità di sapersi mettere in gioco e di modificare, in ottica aziendale, alcuni aspetti personali. Continuare a rapportarsi con gli altri, in tal senso, apporta notevoli benefici al riguardo: volontariato, studi all’estero, amore per i viaggi, praticare sport sono alcuni dei parametri che i selezionatori del personale tendono a prendere seriamente in considerazione nella ricerca dei candidati. Le esperienze che consentono di confrontarsi con gli altri risultano molto gradite.
Le hard skill, invece, sono le competenze di tipo tecnico e di natura professionale che i membri di un team hanno acquisito nel corso della formazione scolastica, universitaria e post-universitaria. La regola secondo la quale non si finisce mai di imparare è più che mai veritiera: in tal senso, i corsi i formazione e di aggiornamento si dimostrano molto utili per consentire a chi lavora in un team di affinare il proprio know-how e di sfruttare competenze selettive quando ce n’è effettivamente bisogno. Le esperienze lavorative precedenti si confermano decisive nel ricoprire un nuovo incarico. Stesso discorso per ciò che concerne l’abilità nel padroneggiare fluentemente le lingue straniere o ancora la dimestichezza con i software nel settore di riferimento. Spesso, le aziende erogano formazione in loco o a distanza, rilasciando attestati di frequenza per la partecipazione a specifici corsi, volti a garantire miglioramenti concreti in quanto ad hard skill.
I responsabili HR sono ben consapevoli che avere strumenti per monitorare non solo i percorsi formativi ma anche le competenze acquisite e da sviluppare è fondamentale per pianificare la crescita delle persone, la loro soddisfazione e migliorare le performance aziendali. La possibilità di avere un contesto multi-learning consente di garantire nel tempo la continuità nella formazione: anche la formazione a distanza (FAD) consente al team di migliorare le skill.
Si può, di fatto, apprendere anche in remoto, stando dinanzi allo schermo di un pc. Sempre più aziende, infatti, puntano sui corsi online per consentire ai collaboratori di ottenere progressi in quanto a soft e hard skill. L’intento di base è quello di assicurare a questi ultimi un’esperienza positiva nell’ambito di un percorso formativo a distanza, ben strutturato.
Scegliere la formazione a distanza vuol dire ridurre i costi inerenti ai corsi che necessitano di presenza in loco. In questi tempi decisamente incerti, si va incontro a una maggiore flessibilità: una volta individuate le tematiche da trattare, la soluzione migliore consiste nel mettere a punto i corsi di formazione, nel decidere chi dovrà frequentarli, come e a quali esperti in materia sarà il caso di affidarsi. Sia il team sia il singolo collaboratore potranno intraprendere un percorso di formazione e di sviluppo professionale che si rivelerà decisivo nel mondo del business.
Oggigiorno, infatti, i cambiamenti nel mondo del lavoro avvengono a una velocità nettamente maggiore rispetto al passato.
Per gestire al meglio le soft skill e le hard skill e per migliorare le competenze in azienda, il responsabile HR deve elaborare una strategia di apprendimento. Ecco alcune fasi da esaminare.
Il primo passaggio consiste nell’identificazione dello skill gap dei membri del team. Quali competenze andrebbero migliorate? Quali invece mancano all’interno del team? Come confrontare tra loro le competenze all’interno del team? Possono essere competenze di tipo professionale e di natura tecnica, determinanti nel portare a termine le mansioni lavorative, così come competenze di tipo interpersonale. Le soft skill, in quest’ottica, sembrano essere destinate a ricoprire un ruolo ancora più importante nei prossimi anni.
Coltivare le capacità analitiche, le abilità tecniche, i fattori sociali, come la persuasione, e le attitudini cognitive, come la creatività, permette al team di crescere professionalmente.
Il bagaglio di competenze che può derivare dalla propria rete di contatti può rappresentare per i lavoratori e per il team un importante punto a favore. Il networking, a tal proposito, va fatto anche da casa: si tende a parlare di peer education. Di che cosa si tratta? In sostanza, del meccanismo secondo il quale è possibile apprendere dai propri colleghi di lavoro, oltre che dai contatti personali. Il risultato finale, in termini di competenze acquisite, ha ovviamente strettamente a che vedere con il proprio network o con quello della propria impresa. Chiedere a chi ne sa di più validi consigli su quale sia il percorso formativo maggiormente in linea con le proprie esigenze, sotto certi aspetti, può essere considerata una saggia decisione.
Lo studio, la lettura di manuali dedicati e gli approfondimenti sono fattori di cruciale importanza nel momento in cui occorre arricchire l’offerta formativa.
Optare per la creazione di una biblioteca personale di letture utili, ovviamente relative al proprio contesto lavorativo, viene vista come una scelta vincente. In quanto a skill development si sono scritti davvero fiumi di inchiostro, ne parleremo in un prossimo articolo.
Per concludere, abbiamo visto che le soft e le hard skill sono fondamentali in ambito aziendale: chiaramente, il contesto di riferimento privilegerà talvolta le prime, talvolta le seconde. Per un responsabile HR, pertanto, individuare le abilità e le carenze dei professionisti di un team è determinante, ancor prima che vengano assegnati allo svolgimento di specifiche mansioni o ad appositi progetti. La piattaforma Learning Object si dimostra decisiva nel contesto aziendale. Il motivo di fondo risiede nel fatto che è in grado di effettuare il monitoraggio dei percorsi formativi del personale, censendo sia le soft skill sia le hard skill dei collaboratori attraverso la creazione di contenuti formativi che tengono conto del team, dei collaboratori e dei rispettivi ruoli.