Abbiamo incontrato Samantha Tedeschi, RSPP ed esperta di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.
Pidueci® Srl da sempre cerca di essere al fianco delle aziende, gestendo e cavalcando il momento, il cambiamento o l’evento, sempre cercando di trovare soluzioni utili e pratiche perché le aziende possano operare sempre secondo norma, ma non affossandosi sotto il peso della burocrazia e della carta.
Cosa significa per te fare formazione?
Abbiamo sviluppato una parte della nostra attività, una parte in cui investiamo sforzi, idee e spesso molto denaro, ma un settore in cui crediamo e che ci dà quotidianamente ottimi riscontri.
Fare bene FORMAZIONE significa da una parte essere buoni formatori, riuscire a comunicare e trasmettere concetti spesso pesanti, antipatici e ripetitivi, dall’altra avere un sistema che permetta di garantire al cliente finale di essere sempre in regola rispetto gli obblighi di legge.
Raccontaci del primo incontro: durante la demo iniziale avete subito capito che Qltech poteva essere il partner giusto?
Con l’inizio della Pandemia, nel 2020, abbiamo cercato uno strumento che ci potesse risolvere l’impasse della formazione, che da una parte pareva fermarsi visto l’immobilismo del mercato, dall’altra per chi lavorava, per le aziende che dovevano rimanere attive, diventava un elemento fondamentale di garanzia della propria professionalità e tutela dei lavoratori e delle loro famiglie. Trovare un partner affidabile, diventava un elemento fondamentale; affidabile da tutti i punti di vista, con uno strumento avanzato e che ci permettesse di svolgere la nostra attività, con i nostri metodi e non appiattendoci ad un e-learning a lettura automatica, ma anche a cui affidare i dati dei nostri clienti. Qltech ci è parso il partner giusto per provare questa nuova avventura, ci è stato presentato da un nostro fornitore di software con cui avevamo una buona collaborazione e in cui avevamo fiducia, fiducia che non è stata disattesa.
Qual era la vostra necessità, cosa stavate cercando?
Cercavamo uno strumento che se pure strutturato ci permettesse di avere ampia libertà di trasmissione dei contenuti. Abbiamo preparato, riguardato e sviluppato decine, centinaia di slide che hanno accompagnato ore e ore di registrazioni di lezioni come se fossimo “betobe” con i nostri discenti. Registrazioni spesso fatte e ripetute perché il tono della voce calava o perché nella foga qualche concetto rimaneva non completamente risolto.
Un “lavorone” per noi, che abbiamo potuto fare anche perché le nostre attività in esterna si erano radicalmente ridotte. Learning Objects ci ha permesso però anche di implementare delle attività per interagire con chi era al di là dello schermo. La possibilità di inserire documenti, esercitazioni ci hanno permesso di essere più interattive e più incisive.
Siamo sempre state delle perfettine e quindi abbiamo anche chiesto uno sforzo affinché il sistema si conformasse anche un po’ alle nostre esigenze. Speriamo che il tempo che abbiamo chiesto di spendere sulle nostre richieste sia potuto diventare fruttuoso anche per altri.
Cosa significa per voi fare blended learning?
Il mondo si è scrollato di dosso la Pandemia, soprattutto il nostro che si era rinchiuso dietro uno schermo e che ora chiedeva a gran voce di poter uscire, guardarsi in faccia, condividere emozioni dopo un periodo in cui si era stati relegati: soprattutto la richiesta nasceva dai lavoratori che non vedevano l’ora di poter andarsene anche dallo stesso smart working, mentre le aziende si erano abituate alla gestione dei tempi delle formazioni scandite da momenti estemporanei e di autogestione, che spesso hanno ridotto costi e tempi produttivi. Cosa fare, cosa proporre perché entrambi i mondi potessero coesistere? Abbiamo iniziato a sperimentare un sistema misto, in blended, video/aula, e-learning/aula, prima per le formazioni con addestramento, come Primo soccorso, Antincendio e Lavori in quota e DPI di III Cat., poi mixando le attività anche solo teoriche.
Gli utilizzatori finali della piattaforma quali feedback vi hanno dato in termini di semplicità d’uso e fruibilità dei contenuti?
Sicuramente il sistema che oggi utilizziamo, che riguarda tutti i metodi formativi, e che prevede la registrazione di tutti i discenti su Learning Objects, per noi è molto comodo e proficuo lavorativamente parlando; la nostra aspirazione è quella di sdoganare per i nostri clienti un sistema che sarebbe molto più semplice e proficuo anche per loro, ma che ad oggi a causa di un analfabetismo diffuso sull’uso del pc sta rallentando moltissimo le opportunità che la piattaforma concederebbe. Sicuramente l’abbassamento dell’età anagrafica dovrebbe essere uno strumento di miglioramento, anche se probabilmente si tratta solo di un necessario cambio di mentalità da parte dei lavoratori e a volte anche delle stesse aziende.
Considerazioni finali
Crediamo che sia indispensabile avere sempre più strumenti che, collegati ad una didattica in fieri, possano produrre un sistema di trasmissione della conoscenza, un’affermazione dei contenuti base e obbligatori e lo sviluppo di consapevolezze avanzate che possano motivare i discenti fino ad appassionarsi e a ricercare i momenti formativi, che possano essere di effettivo supporto alle attività lavorative. Crediamo che il sistema migliore dovrebbe essere quello di una formazione continua, che permetta anche una verifica e consolidamento dell’apprendimento: sarà la frontiera del biennio 2023-24 che PIDUECI SRL® vuole realizzare per dare alla sua clientela nuovi e sempre migliori strumenti che possano supportare in tutte le fasi dell’attività aziendale.